giovedì 16 gennaio 2014

Normale (?) amministrazione

Mattinata a cercare informazioni su corsi di specializzazione per me e per il Duca.
Ore 8:50.
Prima telefonata: Università di Camerino (Marche). Dopo appena tre squilli, rispondono, educatamente ed esaurientemente, alle mie domande, nei limiti delle informazioni ufficiali.
Sono le 9:10, circa.
Seconda telefonata: Università di Bologna (Emilia Romagna). Rispondono, anche qui educatamente, molto esaurientemente, dandomi anche dei suggerimenti utili e facendo riferimento alla normativa, che mi spiegano con esattezza e gentilezza.
Sono le 9:30.
Terza telefonata: Università di Salerno (Campania). Unico numero reperibile: un centralino. Il "gentile" operatore che mi risponde mi chiede che cosa voglio sapere, poi mi chiede brusco "Ma non ha letto il bando?", e quando gli rispondo che queste info sul bando non ci sono mi dà un numero "se le rispondono", altrimenti "perché non fa una mail?". Vabbè. Farò la mail, dato che non rispondono. Sarà mica che ho cominciato a telefonare al Sud? Quale malignità....
Sono le 10 circa.
Quarta telefonata: Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. Primo numero: tu tu... Secondo numero: tu, tu, tuuuu. Terzo numero. Quarto numero. QUINTO numero. SESTO numero. S E T T I M O numero: finalmente qualcuno si degna di alzare la cornetta e rispondere gentilmente. Sospetto che ci sia di mezzo il fatto che chi ha risposto è stato immediatamente apostrofato con titolo, nome e cognome (Parlo con la DOTTORESSA Tizia e Caia?). Dottoressa Tizia e Caia mi dice con chi devo parlare, mi dà un numero di telefono. Al quale ovviamente non risponde nessuno. La dottoressa de Minchis con cui devo parlare "si è allontanata", espressione che in gergo vuol dire "non so dove cazzo è, buona fortuna". Dopo mezz'ora di tentativi vani, la dottoressa De Minchis risponde, e - O V V I A M E N T E - mi dice che lei, poraccia, non può aiutarmi, che bisogna chiamare un altro ufficio dove PROBABILMENTE potranno dirmi quello che mi serve, di "fare un tentativo". grrrr, sgrunt, e vu-effe-effe-angùuuulu. Altro ufficio, primo numero: risponde una tizia cadaverizzante che mi dà tossicchiando un nuovo numero, dato che lei -  manco a dirlo - non si occupa della cosa. Il numero risulta staccato. Provo a tutti gli altri numeri, nessuno risponde. Ritorno alla tizia cadaverizzante, le chiedo di nuovo il numero, riluttante me lo ripete, diverso dal primo, riesco a capirlo bene dopo tre richieste di ripetizione. Chiamo. Finalmente risponde qualcuno. Il responso è negativo anche stavolta, non sono loro che si occupano della cosa, devo chiamare il Consorzio X. Il numero è su internet. Ok, grazie. Chiamo il Consorzio X, loro si occupano di tutto tranne che di quello che serve sapere a me, meglio chiamare l'Ateneo, precisamente la signora Sempronia. Aspetti che le cerco il numero, lo chiedo al collega (attendere, prego). Ottengo il mio numero, chiamo. Rispondono, secondo voi?

4 commenti:

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  2. Sono laureato in filosofia. Mi sarei visto bene come insegnante. Credo avrei dato tanto.
    Storie come questa, niente affatto originali, anche perhè mi ricordano in scala quello che dovevo fare io per compilare un piano di studi, capire se si doveva o non si doveva inserire quella materia che sarebbe stata (o no?) propedeutica per l'obbligatorietà di quell'altra propedeuticità... che comunque quest'anno non si sa... perchè la nuova legge dice che non bastano 4 anni, ma bisogna farne almeno 5 ... a meno che non biennalizzi almeno storia e almeno con un'annualità di geografia, pure se non centra un cazzo con la filosofia... ma comunque ti tieni aperta la possibilità di insegnare anche lettere, ma solo alle medie, anche geografia, ma solo alle elementari, anche matematica, ma solo se prendi una seconda laurea che comunque le materie te le puoi fare accreditare... e però se partivi con un diploma magistrale bastava solo geografia ma senza biennalizzare Storia della Filosofia... che comunque quando ti sei iscritto era obbligatorio biennalizzare. Comunque da questanno c'è la sissis... sise.. no no c'è più... sei automaticamente abilitato. No. C'è il concorso.3 posti per 3.000.000 di iscritti.... tutte le suddette info, dritte, storte e indicazioni avute per telefoni classe 080.XX.XX.XXX.
    Tesi sostenuta con professore (magari anche bravo) che non disponeva (per scelta) di cellulare e non aveva (per scelta?) un'email. Anche una bozza di un capitolo doveva essere consegnata per le correzioni e poi ritirata brevi-manu... a 580 KM di distanza da quella che ormai era diventata la mia residenza. (mentre un ex compagno di classe residente a Milano elaborava e COMPLETAVA la tesi con il suo relatore di BOLOGNA a distanza... avendogli stretto la mano credo non più di tre volte).
    Mi è sempre piaciuto imparare, imparare, imparare... mi sono ritrovato con il mestiere di programmatore tra le mani... faccio quello per vivere. Peccato non poter trasmettere nulla. Scusa.

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  3. Risposte
    1. Uno "scusa" non meglio definito.
      In parte per la prolissità. In parte perchè... vedi, faccio spesso il discorso di cui sopra "a voce". E' parte della mia storia e quasi sempre lo faccio a margine di determinate situazioni, tipo: spiego una cosa (quasi sempre informatica, per la verità) e la gente mi dice "Bravo. Ma perchè non hai fatto l'insegnante?"

      Mi pesa il fatto che mi facciano notare che *forse* ero portato per insegnare (e sottolineo forse).
      Ma racconto e spiego come, in questa vita, sentivo di non poter aspettare di compiere 58 anni per avere uno stipendio.
      Quindi mi scuso col mondo per aver abdicato (nella speranza che il mondo abbia perso l'ennesimo *cattivo* insegnante).
      Non me la sentivo di diventare l'ennesimo protagonista di un film tipo "Le 7 fatiche di Aterix" (di fatto la descrizione della tua "Normale amministrazione").
      Avevo altre opzioni. Meglio... le dovevo creare. Peccato (forse).

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