lunedì 11 giugno 2012

Alea iacta est

Il dado è tratto.
Volo prenotato, stanza fermata.
Due notti senza bambini, e senza marito.
Però, con la Zia Madrina, il Saggio e forse anche (addirittura) la Fata Madrina. Come Thelma, Louise e Graziella, con nella parte di Brad Pitt il figo nato grande che non sa di essere figo, e che ai miei occhi resterà sempre un piccolo biondo col viso tondo, gli occhialetti e l'animo da guru onnisciente.
Insomma è la prima volta che vado via da casa senza G e soprattutto senza D. Senza D. Impossibile.
Eppure, devo. Devo per me stessa, ma anche per loro. Se questa è la vita che spero di fare, devo pur cominciare da qualche parte ad assaporarne i risvolti pratici e scomodi. Perciò, almeno ho la fortuna di farlo la prima volta per andare in un posto che sento profondamente mio, e in compagnia di persone per me speciali all'ennesima potenza, seconde solo a figli e marito.
Ecco, forse se non ci fossero loro con me, anzi se non ci fosse LEI, con me...ecco forse l'aereo non lo prenderei.
E ora, espletato il rituale purificatorio, posso passare alle cose serie. Il power point.

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