martedì 19 giugno 2012

Vademecum

 Ieri sera, sul dondolo sotto il cielo stellato, cullavo D che voleva addormentarsi e gli cantavo sottovoce questa canzone. Improvvisamente ho sentito agitarsi qualcosa nello stomaco, e i vent'anni che sono trascorsi da quando significava tanto per me si sono frantumati, dissolti, in una frazione di secondo. "Vent'anni" in questo caso non è un modo di dire: volevo proprio scrivere venti. Da quei giorni di primavera dei miei sedici anni, da quei palpiti, da quelle attese, da quella musica. Da quel mare. Da quella distesa di sabbia che non esiste più, calpestata quotidianamente da piedi indaffarati sotto teste lontanissime dai nostri pensieri e dalle nostre speranze adolescenti, acerbe, di allora. Lontanissime dalla mia polo rosa col suo giubbotto jeans, dalla sua maglietta metallara col mio giubbotto jeans. Da quella cabina telefonica e da quella suora, da quelle fermate dell'autobus e dalla sua voce dolcissima. Da quegli occhi verdi.
Quando G o D, a sedici anni, verranno da me a dirmi che sono innamorati, non potrò minimizzare, non potrò dir loro che sono troppo giovani per la parola amore. Dovrò dir loro che devono vivere il loro tempo intensamente, che non devono sottovalutare ciò che provano, se ciò che sentono è questo:
- l'amore è potente: spazza via ogni cosa incontri sul suo cammino, fa piazza pulita di ogni paura, di ogni emozione passata, di ogni precedente infatuazione o attrazione;
- l'amore è coraggioso: si fa beffe di ogni forma di contrasto, di ogni ostacolo geografico o sociale, di ogni persona che tenti di interferire, chiunque essa sia;
- l'amore è costante: resiste a ogni condizionamento, e soprattutto non può essere cancellato dal tempo. Questo non vuol dire necessariamente che sarà possibile, o che si vorrà, trascorrere la vita con l'oggetto dell'amore. Dopo tanto tempo se incontrassi di nuovo chi mi ha dedicato la canzone non lo troverei attraente come allora, nè ho voluto restare accanto a lui fino adesso...e neppure allora, per dire la verità. Però: l'amore che ho provato allora rimane come un segno nel mio cuore, un marchio a fuoco che non si può cancellare e che ha contribuito a fare di me la persona che sono. Un pezzo del mosaico, regalato oggi al mio amore con gli occhi verdi di adesso.

Buonanotte, buonanotte amore mio,
buonanotte tra il telefono e il cielo.
Ti ringrazio per avermi stupito,
per avermi giurato che è vero.
Il granturco nei campi è maturo
ed ho tanto bisogno di te,
la coperta è gelata e l'estate è finita...
Buonanotte questa notte è per te.
Buonanotte, buonanotte fiorellino,
buonanotte fra le stelle e la stanza,
per sognarti, devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza.
Ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto.
Tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di tè...
Buonanotte, questa notte è per te.
Buonanotte, buonanotte monetina,
buonanotte tra il mare e la pioggia,
la tristezza passerà domattina
e l'anello resterà sulla spiaggia.
Gli uccellini nel vento non si fanno mai male,
hanno ali più grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole.
Buonanotte, questa notte è per te.

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