venerdì 20 maggio 2011

Trucchi per la mente


Da quando ho sostituito la parola lavorare con studiare il blocco di granito fra me e la tesi comincia a sfaldarsi, lentamente, faticosamente ma si sta sfaldando. O forse cerco di aggirarlo. Insomma incomincio a vedere in fondo in fondo alla strada un'insegna al neon intermittente che dice ARRIVO.
Chissà perché un così semplice accorgimento funziona come un incantesimo per la mente. Forse perché all'idea del lavoro è associata nella mia testa quella della prospettiva, del guadagno, della regolarità, e costruire una tesi di dottorato in una disciplina umanistica in Italia è una delle cose più lontane dalla prospettiva, dal guadagno e dalla regolarità...e poi diciamocelo studiare è una cosa che mi appartiene, che sento di saper ormai fare, che il mio modo di essere padroneggia con una certa disinvoltura.
Perciò da questo momento in poi fino a che un'attività non mi porterà guadagno/prospettiva/regolarità non sarà da me definita lavoro ma studio.
Et voilà.

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